24 dicembre 2011

le citta visibili - casa con scivolo

NYC home - Turett Collaborative Architects

19 dicembre 2011

Il Centro è Ovunque! l'esito del concorso!

One Kind Band - Alessandra Odoni
Vince il primo premio di 1000 euro, con l'opera One Kind Band, Alessandra "Senso" Odoni.

Alessandra "Senso" Odoni, nasce a Bergamo nel 1977. Attualmente vive a Berlino.
La sua ricerca artistica combina diversi linguaggi e media artistici con una predilezione per il disegno e la pittura murale all'interno di luoghi abbandonati, fabbriche e case dismesse. Si diploma nel 2002 all'Accademia di Belle Arti di Brera, Borsa di studio “Progetto Erasmus” presso l’Hungarian Academy of Fine Art di Budapest, ha frequentato al Corso Superiore di arti visive, Fondazione Antonio Ratti (Como), visiting professor Ilya Kabakow. Ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all'estero. E' stata finalista al Premio Terna delle edizioni 2008 e 2010.
One Kind Band è parte della serie progetto Derelict Building, iniziato nel 2007. Sono interventi in primo luogo pittorici performativi e site specific in contesti urbani e in spazi abbandonati, di cui in fine vengono presentate delle fotografie, la cornice che li riconnota in uno spazio artistico. I Derelict Buildings, palazzi distrutti, non rappresentano solo la presenza urbana dell'abbandono in cui versano certe aree urbane e industriali, ma sono al contempo manifestazioni di zone sospese, oniriche, zone di confine poste tra due mondi, sospensioni temporali di vita nelle quali poter liberare, senza vincoli, nuove espressioni di segni e simbologie.

Opere premiate con la pubblicazione sul calendario [archiattack]2012:

One Kind Band di Alessandra Odoni (Bergamo, 1977)
Biorealism di Francesco Caiazza (Napoli, 1969)
Un Sogno Ipertrofico di Simona Barbagallo (Bologna. 1976)
Pass Home di Isabella Mara (Milano, 1977)
Cadmo di Gabriele Dini (Viareggio, 1985)
Senza Titolo di Elisabetta Pizzichetti (Ascoli Piceno, 1963)
Blue Cloud 2 di Felix Bauer (Bavaria(Germania), 1979)
Immagini in Ciclostile di Giacomo Lion (Roma, 1979)
ID. Show di Lorenzo Ghelardini (Rosignano Solvay (LI), 1980)
Bioopera a Termine n.20 di Paola Calcatelli (Carmagnola(TO), 1969)
The Green Man di Andreco (Roma)
Casa Dolce... Cosa? di Maria Cecchella (Conegliano (TV), 1978)

Opere premiate con la menzione speciale del Presidente della Giuria:

Equazione di Francesco Cisaria (Ostuni, 1954)
Libera di Camilla Marinoni (Bergamo, 1979)
Oltre la Nebbia di Diana Tonutto (Winterthur (Svizzera), 1959)
Inconscio Collettivo di Andrea Sala (Angera (VA), 1986)

Opera premiata con la menzione speciale di Brunori Sas:

Biorealism di Francesco Caiazza (Napoli, 1969)

15 dicembre 2011

Il Centro è Ovunque. L'esito del concorso sarà comunicato lunedì, 19 dicembre 2011!

 Si è conclusa la prima fase dei lavori della giuria. In questa prima fase ogni giurato e gli organizzatori hanno compilato una scheda di valutazione attribuendo a ciascuna opera un punteggio da 0 a 5 (0 per il gradimento minimo, 5 per il gradimento massimo). Da oggi lavoreremo alla aggregazione dei punteggi per stilare la classifica finale.
Ricordiamo che al primo classificato andrà un premio di 1000euro e che i primi 12 artisti della classifica finale saranno inseriti nel calendario [archiattack]2012.
Inoltre il Presidente della Giuria, Riccardo Dalisi, ha deciso di attribuire 4 menzioni speciali e l'ospite della giuria Brunori Sas attribuirà una menzione speciale a quell'artista che più colpirà la sua sensibilità di musicista.

L'esito del concorso sarà comunicato lunedì, 19 dicembre 2011! 

Essendosi conclusa la fase di votazione dei singoli giurati, vogliamo ringraziarli per l'impegno e la passione con cui hanno aderito, a titolo gratuito, a questa avventura.

Abbiamo il piacere di presentarveli (in rigoroso ordine alfabetico):

Alessia Cocca
Nasce a Benevento nel 1982. Vive e lavora in Germania da un po’, come artista digitale. Lavora con la Fotografia e l’amato computer. Ama il disordine, l’arte, le vecchie foto. È curiosa ma non puntuale; utilizza con molto piacere la fantasia per trovare sempre nuove giustificazioni ai suoi ritardi. Ha lavorato per diverse gallerie e collabora con alcuni spazi per l’organizzazione di mostre. Ha inaugurato da poco un “Bed & Breakfast + Galleria” a Berlino, aperto ad artisti e non!

Daniela Cotimbo
ART CURATOR. Nata a Taranto nel 1987. Vive e Lavora a Roma. Laureta in Arti Visive e discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Si sta specializzando come Curatrice di eventi d’arte contemporanea presso la Sapienza. Ha curato vari eventi sul territorio nazionale. Attualmente collabora con il MLAC - museo laboratorio d’arte contemporanea di Roma e con il portale di approndimento artistico GlobArtMag.

Manuela De Noia
Nata a Benevento, si laurea in Conservazione dei Beni Culturali, con indirizzo Beni Mobili e Artistici in Area Contemporanea, e frequenta il master in “Organizzazione e Comunicazione delle Arti Visive” presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Bibliotecaria, svolge attività di critica d’arte e curatoriale e ha al suo attivo numerose mostre organizzate sia in spazi pubblici, che in gallerie private: Spazio Oberdan, Milano; Openspace-Careof , Milano; Castel dell’Ovo, Napoli; Bibliomediateca Provinciale, Benevento; Galleria Nuvole arte contemporanea, Montesarchio (BN). Si interessa principalmente del rapporto digitale-arti visive e dell’uso delle nuove tecnologie applicate alle biblioteche. Ha collaborato con il Festival di arti digitali “Interferenze”. Ha curato i rapporti con la community di mediateche del portale www.mediateca2000.net e la comunicazione di convegni sulla cultura digitale per il MIBAC, il Settore Musei e Biblioteche della Regione Campania e l’Ufficio Catalogo, Mediateca, SBN della Regione Molise. Ha lavorato alla realizzazione di RIBAB, la Rete Interbibliotecaria delle Biblioteche dell’Area Beneventana aderenti al Polo SBN di Napoli. Ha ricoperto l’incarico di consulente per i Beni Culturali, nell’ambito del PRUSST Calidone, per il Comune di Benevento. Docente in corsi di aggiornamento professionale per la catalogazione del libro moderno e in corsi di formazione su Comunicazione, Marketing e valorizzazione dei Beni Culturali organizzati sia da enti pubblici che privati. É autrice di scritti di critica d’arte pubblicati in cataloghi di diffusione nazionale e internazionale. Dal 2011 è membro del Comitato Esecutivo Regionale della Sezione Campania dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e redattore web del sito dell’Associazione www.aib.it.

Hripsimé Pagliarini
anima girovaga sotto il segno dello yoga. Laureata in scienze dei beni culturali, ha collaborato a Berlino presso varie gallerie (ZAK | BRANICKA, CELL 63, Gallery Johanssen) e con il magazine Zoe. Momentaneamente vive a Melbourne.


Isabella Pedicini
Ha un serio problema con l'autobiografia. Costretta a scriverne una, conferma di essere nata a Benevento in una giornata di sole e di aver conseguito la laurea di primo e secondo livello in Storia dell'Arte presso l'Università di Roma "La Sapienza". Giornalista pubblicista e blogger, ha lavorato presso la libreria-galleria "Il museo del luovre" e ora presso la Fondazione Pastificio Cerere di Roma. Sarebbe pronta a giurarlo, ma non crede sia il caso

Mario Spada
Inizia l’attività di fotografo come assistente ai matrimoni. Nel 2001 vince ex aequo il premio Canon giovani fotografi, nella sezione miglior portfolio. Nel 2003 entra a far parte di Eye, formato da 14 fotografi autori dell’agenzia Contrasto. Con il gruppo lavora per il progetto sui giovani in Europa: “Eurogeneration”, poi diventato libro e mostra itinerante (Palazzo reale, Milano; Museo di Roma in Trastevere, Roma; Palazzo della Provincia, Arezzo; Pinacoteca provinciale, Potenza).Nel 2004 i suoi scatti in bianco e nero su Napoli sono stati esibiti in una mostra personale a New York, “Oxymora”, presso la Fondazione casa italiana Zerilli- Marimò. Nello stesso anno lascia l’agenzia Contrasto e inizia a lavorare come fotografo indipendente. Nel 2007 partecipa alle riprese del film “Gomorra”, come fotografo di scena e consulente per Scampia.


Angelo Raffaele Villani
Art Manager e Curatore, per la Galleria Atelier777 Contemporary Art a Pescara, della quale è fondatore. Organizza una trentina di mostre personali e collettive, nelle quali vengono presentati circa cinquanta artisti italiani, provenienti dalle diverse regioni d’Italia, ma anche attualmente operanti all’estero. Collabora con alcune strutture espositive e museali in Abruzzo (Museo Casa natale G. D’Annunzio), e con noti critici nazionali, quali Micol Di Veroli, Lori Adragna, Simonetta Angelini, Davide Walter Pairone, Gerardo De Feo, Adriana Martino (Rivista Flash Art – Milano) e Lucia Spadano (Rivista Segno - Pescara).

8 dicembre 2011

il centro è ovunque - 106 artisti per 181 opere!

Al via il lavori della giuria composta da 12 tra galleristi, curatori, critici e artisti, presieduta da Riccardo Dalisi e arricchita dalla presenza di Brunori Sas. Grande partecipazione al concorso bandito da [archiattack]: abbiamo ricevuto in totale 181 opere da 106 artisti. Un grazie gigantesco a tutti i partecipanti e auguri di buon lavoro alla giuria che avrà un bel da farsi!
 Ricordiamo che comunicheremo l'esito del concorso intorno al 15 dicembre 2011.


In bocca al lupo!!

p.s.: vi ricordiamo che potete seguirci anche su facebook



2 dicembre 2011

le città visibili - ristorante a Fujikawaguchiko

Takeshi Hosaka - Hoto Restaurant

29 novembre 2011

[archiattack] vince il Concorso di Idee per la riqualificazione di un percorso pedonale nel Comune di Capriolo (Bs)

 Lo studio [archiattack] in collaborazione con l'arch. Antonella Bozzi e l'arch. Francesca Taddeo, ha vinto un Concorso di Idee bandito dal Comune di Capriolo (Bs). Oggetto del concorso la riqualificazione di un percorso pedonale lungo quasi un chilometro.
Il percorso pedonale da riqualificare si presentava come un tragitto monotono, da percorrere in fretta, in un contesto urbano sospeso tra città densa e città frammentata. Partendo da questa considerazione [archiattack] ha affrontato il progetto della riqualificazione del percorso pedonale lavorando anche sul tema della ricucitura del tessuto urbano che connette città consolidata e città in espansione. Questo approccio è animato dalla convinzione che un intervento architettonico anche di piccola scala, come la riqualificazione e messa in sicurezza di un percorso pedonale, ha la potenzialità di trasformare il contesto in cui si colloca e di avviare processi rigenerativi della qualità urbana. Questo percorso, così come lo abbiamo immaginato, esprime la volontà di segnare il territorio in maniera decisa per costituire un ponte di collegamento tra due parti della città, e nello stesso tempo tra il suo presente ed il suo futuro.

Il limite che separa il percorso pedonale dal traffico veicolare intenso della strada provinciale è l'elemento generatore del progetto architettonico. La necessità di separare i due ambiti diventa l'opportunità di creare un elemento formale fortemente riconoscibile in un contesto privo di gerarchie percettive. Dal versante della strada carrabile questo limite si presenta come un elemento lineare invalicabile; dal versante opposto si anima abbandonando la monotonia della linea retta. Questo dinamismo formale ci ha permesso di differenziare metro dopo metro forme, funzioni e prospettive dei pedoni o dei ciclisti. Il percorso entra a far parte del paesaggio come una sorta di giardino solido originato dalla modificazione della crosta terrestre. Non esiste una direzione obbligata, si percorre uno spazio liberamente permeabile da transiti e da tracciati, ogni posizione dischiude uno scorcio sempre diverso. Il percorso è sinuoso, accoglie accelerazioni, rallentamenti, digressioni; lascia sempre a chi lo percorre una libera scelta, anche la possibilità di seguire una linea retta senza incontrare ostacoli.
schizzi di studio
Questo rende il percorso pedonale un luogo a misura d'uomo. L'elemento monolitico che separa il mondo delle macchine e quello degli uomini sembra emergere dal sottosuolo, per poi ritornare alla terra in corrispondenza dei varchi carrabili e degli incroci per permettere il passaggio dei veicoli. Quando ritorna in superficie prende vita accogliendo nel suo corpo tutte le funzioni a corredo della passeggiata: aiuole, alberi, sedute, cestini gettacarte, ecc. Il limite cambia pelle adattandosi ai contesti in cui viene a trovarsi: in corrispondenza dell'ingresso al Cimitero rispetta la austerità del luogo grazie ad un rivestimento di marmo bianco di Carrara. In tal modo viene restituita la dovuta monumentalità all'accesso al luogo Sacro: qui la materia silenziosamente abbraccia lo stato d'animo del visitatore. Nella gran parte del suo sviluppo l'elemento generatore del nostro progetto assume una colorazione rossa, affinché risulti ben visibile e riconoscibile. Una presenza protettiva e calorosa che accompagni il cammino. La tinta è ottenuta aggiungendo ossidi di ferro e pigmenti all'impasto cementizio. L'utilizzo di questa tecnica rende il colore stabile nel tempo, azzerando i costi di manutenzione. Nella sua parte conclusiva l'elemento diventa verde, ed accoglie al suo interno delle aiuole con un prato verde che si solleva tettonicamente, ad indicare che il percorso è arrivato alla sua conclusione. La scelta dei materiali ha tenuto conto della limitata disponibilità economica messa a disposizione dal bando. Per potere perseguire l'obiettivo di dare forza e carattere all'intervento abbiamo puntato su materiali dalla tecnologia consolidata, facilmente reperibili, dalle caratteristiche tecniche stabili nel tempo, perché abbiamo cercato di dare al nostro progetto anche la forza di conservarsi nel corso degli anni. Materiali semplici ma inseriti in un contesto formale originale e fluido.

lighting design
Di primaria importanza il ruolo della pubblica illuminazione del percorso. Una buona illuminazione contribuisce a creare uno scenario notturno in grado di infondere sicurezza nei cittadini. Inoltre la giusta percezione degli spazi e dei colori valorizza l'intervento anche nelle ore di buio. Il nostro progetto prevede la sostituzione dei pali della pubblica illuminazione con un nuovo palo che integri due sistemi diversi di illuminazione: uno per il traffico veicolare di via Palazzolo, costituito da lampade a ioduri metallici da 70W, con temperatura di colore 3000°K e ottica stradale, ed un altro per il percorso pedonale, costituito da lampade a led dal 36W, con temperatura di colore 3000°K e ottica ellittica. Il nuovo palo risulterà perfettamente integrato al nuovo contesto architettonico, anche ricorrendo a tre diverse colorazioni dello stesso a seconda del tratto di percorso in cui è collocato.

28 novembre 2011

le città visibili - Lincoln Residence

E/L Studio - Lincoln Residence

26 novembre 2011

le città visibili - piccola biblioteca in Tailanda

Rintala Eggertsson Architects - library in Thailand

25 novembre 2011

le città visibili - Edilizia Sociale a Molvizar

Edilizia Sociale a Molvizar - Antonio Jimènez Torrecillas

23 novembre 2011

le città visibili - casa a Kanagawa

OnDesign Partners - A House and a Vacant Lot

Dario Brunori ospite speciale della giuria de "il centro è ovunque"

Dario Brunori (Premio Ciampi 2009 come miglior esordio, Targa Siae/club Tenco 2010 come miglior esordiente) è cantautore dalla scrittura insieme amara e speranzosa, solo apparentemente tragica, quasi grottesca ma sempre estremamente realistica.
Abbiamo pensato di coinvolgerlo nei lavori della giuria del premio il centro è ovunque. A lui abbiamo chiesto di assegnare una menzione particolare...
sarà una sorpresa!
presto vi racconteremo tutti i dettagi!

15 novembre 2011

Riccardo Dalisi - Latta e caffè

LATTA e CAFÈ, Riccardo Dalisi, Napoli e il teatro della decrescita (2009 / trailer a cura di Grisanti Trailers)
(Questo film è stato riconosciuto di Interesse Culturale dalla Direzione Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
durata: 63' durata trailer: 3'.17'' (6,8 mb)
in collaborazione con: Bruno Di Marino
interpreti: Riccardo Dalisi
e con: Ferruccio But / Alba Cappellieri / Gillo Dorfles / Maurizio Fanni /Benedetto Gravagnuolo / Alessandro Guerriero / Serge Latouche / Mario Marenco / Pasquale Moxedano / Simona Perchiazzi / Michelangelo Pistoletto / Alex Zanotelli
Musiche originali: Ilario Pastore
Interventi musicali e performance: Apotropaica / Giovanni Imparato / Nicola Vicidomini 
genere: documentario
produzione: Luigi e Aurelio De Laurentiis © 2009

Riccardo Dalisi, designer, vincitore nel 1981 del Compasso dOro per il design della caffettiera Alessi è il soggetto intorno al quale ruota questo documentario, nel quale uno dei materiali poveri più usati dal designer napoletano (la latta) si fonde con il caffé (Napoli e le sue tradizioni), dando vita a una miscela di creatività quotidiana. A Napoli, città paradigma di problemi ambientali, Riccardo Dalisi sta praticando il design della decrescita, un genere di design attento ai problemi dellambiente, che si sta sviluppando proprio nel Sud Italia, e che potrebbe segnare in un prossimo futuro un momento di rinascita, trasformando il meridione in centro di eccellenza, allinsegna di un«architettura-natura» compatibile con lecosistema.

FESTIVAL 4. Festival Internazionale del Film di Roma, 2009, Roma

10 novembre 2011

le città visibili - Casa a Fukawa

Casa a Fukawa - architetti: Suppose

9 novembre 2011

Sou Fujimoto - House NA

23 ottobre 2011

Thirty Six by Nils Völker

21 ottobre 2011

edilizia asociale

appartamento di edilizia sociale - Hiphouse Zwolle - Olanda
Ormai si da per scontato che chi non ha grandi disponibilità economiche (vuoi per la precarietà del lavoro, vuoi per un mercato immobiliare dai prezzi altissimi) debba vivere in appartamenti piccoli, angusti, bui, mal costruiti e brutti. Il più delle volte ci si indebita per anni e anni per abitare edifici dove l'architettura, intesa come arte del costruire, non esiste. La casa è diventata principalmente un argomento popolato da bancari, costruttori ammanigliati, speculatori di vario genere. La cultura architettonica è finita ai margini, quasi nessuno si preoccupa di come deve essere una casa per non abbrutire le persone che la abitano. E non è possibile ottenere miracoli nè con le finiture di lusso nè con i mobili di Ikea.

20 ottobre 2011

il centro è ovunque - concorso per artisti - presidente della giuria sarà Riccardo Dalisi



E' con grande piacere che [archiattack], organizzatore del concorso per artisti il centro è ovunque, annuncia che a presiedere la giuria tecnica che dovrà selezionare le opere pervenute sarà Riccardo Dalisi.
Nato a Potenza il primo maggio del 1931, ha ricoperto la cattedra di Progettazione presso la facoltà di Architettura di Napoli. Negli anni settanta, assieme a Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Andrea Branzi e altri, è stato tra i fondatori della Global Tools, contro-scuola di architettura e design che riuniva tutti i gruppi e le persone che in Italia coprivano l'area più avanzata della cosiddetta “architettura radicale”.
Nel 1981 ha vinto il premio Compasso d’Oro per la ricerca sulla caffettiera napoletana.
Da sempre impegnato nel sociale (resta fondamentale l’esperienza del lavoro di quartiere con i bambini del Rione Traiano, con gli anziani della Casa del Popolo di Ponticelli e negli ultimi anni l’impegno con i giovani del Rione Sanità di Napoli), ha fondato l’Università di strada, l’associazione Semi di Laboratorio e ha promosso il “Premio Compasso di latta”, iniziativa per una nuova ricerca nel campo del design nel segno del sostegno umano, della ecocompatibilità e della decrescita.
Negli ultimi trent’anni si è accostato sempre più all’espressione artistica. I suoi lavori sono presenti in numerose collezioni private e nei più prestigiosi Musei europei e d'oltreoceano (Tra queste citiamo: la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano, la Biennale di Chicago, il Museo del Design di Denver, il Guggenheim Museum di New York, il Museo di Copenaghen, il Museo di Arte Contemporanea di Salonicco, Palazzo Reale di Napoli, la Galleria Lucio Amelio di Napoli, la Fondazione Cartier di Parigi, il Museo delle Arti Decorative di Montreal, il Tabak Museum di Vienna, il Museo Zitadelle Spandau di Berlino, Musèe des Art Decoratifs, Parigi, Museo di arti decorative, Groningen - Olanda, Denver Art Museum, Denver-Colorado, Museo d'Arte, Montreal - Canada).
Nel panorama dell'arte contemporanea, spesso cupa ed angosciosa, le sue sculture rivelano un artista "che sa essere garbato ... gioioso, ilare, ironico e anche umano, fantastico, persino grottesco" (G. Dorfles). I suoi disegni sgorgano rapidi dal vivo della sua interiorità più sensibile e sembrano uscire spontaneamente dalla penna, dalla mano. Le sue opere sono il frutto di un capovolgimento del processo creativo, in cui "il progetto non è l'idea a monte del lavoro ... bensì lo sbocco, lo svelamento finale di un'attività concreta" (A. Bonito Oliva).
Nel 2010, dopo una lunga ricerca preparativa, ha promosso la prima edizione del “Premio Compasso di latta”, iniziativa per una nuova ricerca nel campo del design nel segno del sostegno umano, della ecocompatibilità e della decrescita.

Tutte le informazioni utili per partecipare sono disponibili a questo link.
Join the contest to promote visual arts, that each year [archiattack] organize to make a calendar. All information are available at this link

8 ottobre 2011

il centro è ovunque - concorso per artisti - primo premio 1000€

I luoghi più insospettabili sono quelli capaci di incubare gli immaginari più sorprendenti, così come nuove forme di innovazione e creatività. Immaginari che non intercettano fama, nè allori: qualcosa di più simile ad una vocazione. Bellezza implicita e silenziosa che costituisce il maggior contributo di moralità sostenibile. Il centro è laddove possiamo trovare delle risposte alle nostre domande, e la risposta ad una nostra domanda la possiamo trovare ovunque.
E' con questa premessa che [archiattack] lancia il nuovo concorso per artisti che si concluderà con la realizzazione del calendario [archiattack]2012.
La partecipazione è aperta a tutti gli artisti, singoli ed in gruppo, di qualsiasi nazionalità.
E' ammessa qualunque tipo di opera innovativa: tecnica libera. Scultura, istallazioni, pittura, fotografia, illustrazione, grafica, video, ecc.. Il Progetto IL CENTRO E' OVUNQUE ha come obiettivo la promozione delle Arti visive.
E' possibile inviare le proprie opere fino al 5 dicembre 2011


Al primo classificato andrà un premio di 1.000€.


► per maggiori informazioni clicca qui 

28 giugno 2011

Un nostro progetto di lighting design pubblicato su illuminotecnica.com

vai all'articolo ►

torre d'acqua


Prova luci per l'illuminazione di una antico lavatoio a Sant'Agata dei Goti (Bn).

31 maggio 2011

[archiattack] alla 54° Esposizione Internazionale D’ Arte - la Biennale di Venezia


[archiattack] ha realizzato il progetto di lighting design per il Padiglione del Cile alla 54°Esposizione Internazionale D’ Arte - la Biennale di Venezia, dell'artista Fernando Prats.
Il progetto Gran Sur invita ad una riflessione sul ruolo della geografia nell’identità del Cile. Colonna vertebrale della sua presentazione a Venezia è la spedizione che lo stesso Prats ha realizzato nel territorio antartico commemorando il centenario del mitico annuncio che sarebbe stato pubblicato sul Times dall’esploratore Shackleton:

“Si cercano uomini per viaggio rischioso, bassa ricompensa, freddo estremo, lunghi mesi di oscurità totale, pericolo costante, dubbio ritorno sani e salvi, onore e merito in caso di successo”

Curator: Fernando Castro Florez
Comissioner: Antonio Arévalo
Production: Constanza Guell, Rocio Errazquin y Alfonso Diaz
Sponsors: National Council for Culture and Arts (CNCA), Ministry of Foreign Affairs: Cultural Affairs Bureau (DIRAC) and Pro Chile, Fundacion Imagen de Chile, Chilean Navy, Galeria Joan Prats
Architect: Luigi D’Oro
Lighting Designer: [archiattack]

16 maggio 2011

installazioni di Zimoun





27 aprile 2011

Castello di Limatola - lighting design


Viaggiando per l'Italia capita spesso di vedere, adagiati sugli apici dei monti, i ruderi di antichi castelli. Monumentali rovine di un passato che evoca un mondo remoto, ma non del tutto perduto. La loro antica funzione di sentinelle del territorio ne fanno ancora oggi elementi di forte suggestione e di caratterizzazione del paesaggio. Nella stretta vallata che il Volturno percorre dopo l'ampia ansa disegnata sotto il Monte Taburno, a Limatola, in provincia di Benevento, lo studio [archiattack] si è trovato a fare i conti con uno di questi testimoni della storia. Abbarbicato sulla cima di un piccolo ma suggestivo borgo medievale, il Castello di Limatola dopo decenni di abbandono, rinasce oggi a nuova vita per ospitare eventi e ricevimenti, con servizio di ristorazione e suites. L'intervento di [archiattack] ha riguardato il progetto di lighting design delle sale interne, delle corti esterne e delle facciate. Illuminare un castello, per i progettisti, ha generato un approccio duplice: da una parte il bisogno di avere una luce che parlasse al paesaggio notturno, e dall'altra la necessità di avere un comfort ed una atmosfera ricca di chiari-scuro da offrire agli ospiti della struttura. Le facciate del corpo principale del castello sono state illuminate con luce in radenza sulla facciata: in questo modo la magia e il fascino della notte nelle corti esterne del castello sono state lasciate in penombra. Al fine di gestire la struttura anche attraverso la comunicazione visiva, si è raggiunto l'obiettivo di fare del Castello di Limatola un elemento forte e riconoscibile nel paesaggio notturno. E' stato utilizzato il colore, dosato con misura, da gestire con equilibrio. Gli apparecchi impiegati, delle barre lineari equipaggiate con led rgb, hanno permesso di ottenere una soluzione di luce dinamica, con la predisposizione di vere e proprie scenografie di luce da alternare nelle varie fasi di vita dell'edificio: così si può facilmente passare da una illuminazione di tipo ordinario, architetturale, capace di evidenziare i materiali e i volumi tettonici, ad una luce festosa, colorata, come certi spettacoli pirotecnici che spesso vedono protagonisti questi edifici storici, magari programmando scenografie per ogni ricorrenza importante.
La committenza ha potuto così avere a sua disposizione una illuminazione flessibile, dinamica. Un approccio che consente di guardare all'intervento di lighting design come supporto alla gestione di strutture ricettive, sfruttando la tecnologia per avere la possibilità di trasformare l'atmosfera notturna, di regalare emozioni e di interagire con il contesto paesaggistico.
Gli spazi interni del castello, le affascinanti sale gotiche, le corti, i passaggi fortificati, sono stati illuminati con la volontà di restituire una atmosfera in linea con la natura dell'edificio. Fiammate di luce, scorci, penombra e lanterne sono stati gli ingredienti per tornare come per incanto, nella notte, a rivivere la storia in prima persona.









28 marzo 2011

Concorso ponte ciclo-pedonale nella sede del "Ponte Leopoldo II"



Con un ottimo piazzamento, ma senza ottenere premi, abbiamo lavorato per proporre un progetto che avesse la forza di caratterizzare in maniera decisa il paesaggio senza snaturare la natura dei luoghi. Questo ponte lo abbiamo pensato non solo come elemento di collegamento tra il complesso Monumentale della Villa Medicea di Poggio a Caiano con le Cascine di Tavola, ma anche come un punto di sosta, di pausa lungo il tragitto.



Dal ponte si può godere la vista del fiume Ombrone, magari stormi di uccelli lo utilizzeranno per stazionare sui sottili cavi d'acciaio e sarà quindi possibile osservare l'aviofauna da vicino.



Abbiamo recuperato alcuni elementi formali ed estetici del ponte originario per rendere omaggio alla figura di Alessandro Manetti: i cavi d'acciao che sostengono l'impalcato, l'uso della pavimentazione in legno e soprattutto la voglia di provare a costruire un ponte tra la visionarietà e la concretezza.

26 marzo 2011

Dj Light - Lima - Perù


DJ Light (DJ Luz), Lima 2010 from Cinimod Studio on Vimeo.


A Lima, in Perù, una installazione ha dato alle persona il potere di controllare 85 globi di luce.

16 marzo 2011

Terremoto alla mediateca di Sendai



Nel video sopra viene mostrato l'interno della Mediateca dei Sendai, progettata da Toyo Ito nel 2001, durante il terremoto che ha sconvolto il Giappone l'11 marzo 2011 e nella foto seguente potete vedere le condizioni dopo quei terribili tre minuti. Strutturalmente l'edificio non ha subito danni dovuti al terremoto; il piano terra è stato inoltre raggiunto dalle acque dello tsunami.

15 febbraio 2011

rendering in 3D - visualizzazione a occhio nudo



Ci stiamo avventurando nel mondo della rappresentazione tridimensionale dei progetti. La tecnica per generare immagini con effetto 3D è messa a punto, più difficile veicolare le immagini tridimensionali sul web per renderle fruibili ai navigatori sprovvisti di strumenti specifici per la visualizzazione in 3D. Le uniche due tecniche possibili per vederle ad occhio nudo sono qui sopra. La prima è una gif animata che simula quello che vedreste se chiudeste un occhio e poi muoveste la testa a destra e a sinistra: gli oggetti più vicini si spostano maggiormente di quelli più lontani. La seconda si basa sul concetto di "incrociare" gli occhi: è più ostica, se volete provare dovete fissare lo spazio nero tra i due pallini bianchi, al centro, rilassatevi e cercate di far sovrapporre le due immagini: se ci riuscite vedrete perfettamente una immagine tridimensionale!

9 febbraio 2011

dal parkour al Tek Center di Taipei



Ad ottobre dello scorso anno abbiamo proiettato al nostro studio My Plauground un documentario sul parkour e la sua relazione con gli spazi urbani. Nel documentario lo studio BIG (Bjarke Ingels Group) di Copenhagen si confrontava con dei gruppi di parkour di varie città del mondo per ragionare sulla possibilità di utilizzare gli spazi urbani e gli edifici con una infinità di approcci diversi. Per esempio immaginavano edifici che si potessero "scalare" in modo da lasciare alle singole persone la libertà di individuare il percorso per accedervi. Lo studio BIG è lo stesso che oggi progetta il Tek Center di Taipei (con l'ausilio di Cat Huang), un edificio che ospiterà al suo interno un hotel, negozi, uffici showroom e un auditorium. Lo spazio interno è una suggestiva spirale che da terra porta fino al tetto con un percorso pedonale che "sfonda" le pareti offrendo scorci scenografici in una scalinata infinita. La propensione del parkour a cercare percorsi non convenzionali può portare a risultati sorprendenti.





4 febbraio 2011

progetto di lighting design di uno showroom



L'illuminazione di uno showroom è una tematica di grandissima importanza non solo per la scala dimensionale dell'intervento e la complessità del progetto, lo è soprattutto perchè il lighting design per un punto vendita diventa un vero e proprio strumento di marketing, di guida all'acquisto. Percorrere uno spazio espositivo bene illuminato diventa una esperienza sensoriale, dove la luce declina la percezione di colori e trame.
Nel progetto di lighting design dello showroom Catillo, il punto più delicato che andava risolto è stato la doppia altezza. Per ottenere una illuminazione brillante e concentrata sui singoli corner espositivi abbiamo disegnato e fatto realizzare ad hoc delle piastre di metallo sottilissime (spessore 5mm) sulle quali alloggiare i corpi illuminanti. Le piastre le abbiamo sospese ad altezze variabili così da esaltare la bellezza della doppia altezza. L'esigenza tecnica di avvicinare le sorgenti luminose agli oggetti in esposizione è così divenuta un punta di forza espressivo dello showroom.




1 febbraio 2011

non qui / non ora - Berlino


Il progetto Non Qui /Non Ora è approdato a Berlino presso la Cell63 Art Gallery dove rimarrà in mostra fino al 5 febbraio 2011. Le foto si riferiscono alla serata di apertura della mostra che ha ospitato, oltre ai lavori originali vincitori del concorso, anche una audio-installazione di Scamarcio/Varchione e la performance audiovisuale dei Klick|Blitz. Ringraziamo Alessia Cocca per il prezioso supporto ideativo ed organizzativo, Luisa Catucci per l'ospitalità presso la sua galleria e tutti gli artisti che hanno condiviso con noi questa avventura.
Alla prossima!

21 gennaio 2011

mostra a Berlino del progetto artistico NON QUI / NON ORA

Tra una settimana circa, esattamente il 29 gennaio 2011, il progetto artistico NON QUI / NON ORA, che abbiamo organizzato insieme ad Alessia Cocca, sbarca a Berlino, presso la Cell63 Art Gallery, con la mostra dei lavori originali dei vincitori del concorso (Andreco, Delia Andretti, Anonymous Art, Biodpi, Isabella Mara, Alessandra Senso Odoni, Isabella Pedicini, Cosimo Piediscalzi, Marco Rea, Alisa Resnik, Sephiròth, Andrè Zerndt) e delle stampe 16x17cm di tutti i lavori selezionati (Aurorise, Ilaria Borraccino, Emilia Castioni, Serena Clessi, Chiara Coccorese, Francesca Crocetti, Fabrizio De Cunto, Giovanni Dekaro, Paola Di Renzo, Effetto Neve, Catalina Filip, Hermann Franchini, Mariagrazia Galasso, Lalì, Marcelo Mejia, Francesca Nicolosi, Anna Palmer, Michele Spina, Vacon, Giulio Vesprini).
A questi lavori si aggiungono i video Berlin Block Tetris (1:20min) di Sergej Hein e Korperkasten (52min) di Effetto Kuleshov, che per l'occasione è presentato con la colonna sonora di Enrico Falbo.
Poi presenteremo una installazione sonora a cura di Massimo Varchione e Massimo Scamarcio dal titolo B²: a sound walk for two cities realizzata raccogliendo suoni tra Benevento e Berlino.
Per finire, la sola sera dell'apertura della mostra, i Klick|Blitz di Berlino presentano una performance audiovisuale della durata di 30min.

La mostra resterà a Berlino fino al 5 febbraio 2011.


NON QUI / NON ORA - Berlin
29.01.2011 - 05.02.2011
Cell63 Art Gallery
Allerstr 38 | 12049 Berlin - Neukölln
U8 Leinestr | Boddinstr
www.cell63.com

opening: 29/01/2011 | H19:30-00:30



1 gennaio 2011

screensaver Non Qui / Non Ora


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