12 agosto 2014

#dilloallaluna | installazione di [archiattack] per S(t)uoni 3.0


#dilloallaluna

il futuro si disegna con i sogni.
il futuro è spesso associato alle mirabilia delle nuove tecnologie, ma poi a pensarci bene il futuro è fatto essenzialmente di sogni, e i nostri sogni magari li confessiamo solo alla luna.
e se potessimo conoscere tutti i pensieri confessati alla luna?
#dilloallaluna è una installazione interattiva transmediale che [archiattack] presenta per la prima volta a S(t)uoni 3.0 i giorni 22-23-24 agosto 2014 nel centro storico di Castelpoto (BN).
Una luna luminosa adagiata sotto un albero secolare cambierà colore appena qualcuno le parlerà, e allo stesso tempo chi vorrà farlo potrà condividere attraverso il web qualunque pensiero gli passi per la testa in quel momento attraverso l'hastag #dilloallaluna.
tanti pensieri si aggregheranno nel mondo virtuale del web, alter ego digitale della luna.
e chissà se stavolta il sogno si avvera...

vi aspettiamo!
[archiattack]

6 agosto 2014

Le città visibili | Palais de Tokyo, Parigi


Oggi le città europee presentano uno straordinario patrimonio di costruzioni, eredità di secoli di storia urbanistica e architettonica.
Ciononostante, si continua per lo più a dare la priorità a una politica di demolizioni e di realizzazione di nuovi edifici, che si tratti di strutture di servizio o di abitazioni.
Considerando gli attuali parametri di sostenibilità ecologica e la precaria congiuntura economica, è evidente che il riutilizzo o la cosiddetta postproduzione dell'esistente dovrebbero essere strategie primarie per lo sviluppo futuro delle città. (cit.)

5 agosto 2014

UTOPIA URBIS / la città come utopia per eccellenza


Dal 18 al 24 luglio 2014 presso la Corte Catalana di Palazzo Pinto si è svolta una interessante serie di eventi, talk e incontri sul tema dell'utopia.

Una occasione per riflettere sull'utopia costruita della città con un approfondimento particolare sul tema dello spazio vuoto urbano


L'eveto nasce nell'ambito di una rete europea di eventi culturali dedicati al tema dell’Utopia partitendo dalle teorie di Tommaso Moro sull’isola di Utopia – dal greco ‘luogo felice e/o inesistente’- e quelle di Michel Foucault sulla nave come eterotopia – ‘spazio altro eppur connesso alla realtà’.


Queste teorie sono state poi declinate sulla struttura della città di Salerno, considerando la Corte Catalana di Palazzo Pinto come luogo d’elezione da cui sviluppare nuove riflessioni sull’essenza della città.

Attraverso l’installazione di una grande lanterna, lo spazio vuoto della Corte Catalana viene amplificato nel suo significato e messo in relazione con tutti gli altri spazi vuoti della città, quella rete fatta di strade, giardini, corti, piazze, su cui si fonda l’idea più autentica della vita urbana.


La lanterna, progettata a partire dalle geometrie della Corte Catalana, sottolinea l’esperienza urbana di un vuoto che si disvela attraverso un percorso. La lanterna illumina lo spazio e accoglie le persone, nascondendole per un attimo alla vita cittadina e consegnandole a un mondo parallelo fatto di silenzio e astrazione. Questo passaggio delicato, graduale, mediato da una struttura leggera fatta da pareti di velo, è il simbolo fisico dell’esperienza dell’utopia della città: invita a guardare in alto verso il cielo disegnato dai confini della corte, segnalando così un vuoto fatto di relazioni e desideri da cui la città è nata, vive e si rinnova ogni giorno.

Utopia Urbis è nata dalla collaborazione di quattro giovani studi di architettura salernitani: Amor Vacui Studio, Laboratorio di Progettazione Ferrara, Ghelostudio Architettura, Project 2.0.



Iniziative del genere ci ricordano che c'è sempre più bisogno di architettura.


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