House O | Jun Igarashi
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Jun Igarashi | House O, RubeshibeIn una piccola cittadina nel nord del
giappone l'architetto Jun Igarashi realizza una casa in cui ogni singola
funzione d...
26 dicembre 2012
orecchietta, il segnalibro di [archiattack]
Orecchietta, il segnalibro di design di [archiattack]
finalmente potete fare le orecchiette alle pagine senza sensi di colpa!
©2012
18 dicembre 2012
Saran Yen Panya alla galleria Swing | Benevento
Saran Yen Panya
CHEAP ASS ELITES
opening 21 dicembre 2012 ore 19.0021 dicembre 2012 - 15 febbraio 2013
La Galleria SWING è lieta di presentare Cheap Ass Elites, progetto del designer thailandese Saran Yen Panya (Bangkok, 1984).
Le produzioni di Saran Yen Panya si contraddistinguono per un mix di metodologia grafica, dimensione narrativa e analisi critica. Formatosi alla Chulalongkorn University di Bangkok e poi alla Konstfack Design School di Stoccolma, la sua ricerca spazia tra Textile, Fashion, Graphic e Product Design. Nella serie Cheap Ass Elites, edizione limitata di sedute e sgabelli presentata per la prima volta alla Konstfack Design School, i materiali impiegati per la realizzazione traducono uno status sociale. Si sceglie una determinata tipologia di oggetto piuttosto che un’altra anche per demarcare un’appartenenza a un gruppo; è dall’osservazione di questi meccanismi che nasce il “design critico” di Saran Yen Panya. La sedia, oggetto-icona con cui ogni designer ama misurarsi e al contempo oggetto quotidiano e “popolare”, diviene ironica metafora di un mondo diviso a metà ma che tenta di ricongiungersi. Il designer dice: “Combinando oggetti per la casa prodotti in serie e articoli in plastica dai dettagli sfarzosi, l'installazione rappresenta e indaga sarcasticamente ciò su cui realmente si regge l’indottrinamento della società. Per questo progetto, la sedia è l'oggetto perfetto, sia per l’aspetto funzionale che comunicativo. L’oggetto stesso rappresenta chiaramente gerarchie e gusti diversi attraverso il suo utilizzo e la sua estetica. Pertanto, il suo design è una schietta e sarcastica giustapposizione tra elementi sfarzosi e classici - come la poltrona Louis, la sedia Ottomana, o lo stile William Morris - con elementi di basso gusto come gli elettrodomestici in plastica prodotti in serie, i comuni articoli per la casa, gli oggetti della classe lavoratrice ecc. Il conflitto tra le classi è mostrato semplicemente ritraendo una società idealistica in cui ricchi e poveri si mescolano. Le sedie sono composte da "bassi" comuni oggetti per la casa in plastica - cestini da magazzino e lavanderia, come la seduta -, la parte inferiore della sedia è una versione semplificata di quelle sedie stereotipate dell’ upper class realizzate in legno.”
Saran Yen Panya è nato nel 1984 a Bangkok. Vive e lavora tra Bangkok e Stoccolma
Studi: 2010/2012 Master’s degree “Storytelling”- Department of Graphic Design and Illustration, Konstfack University of Art, Craft and Design, Stockholm 2002/2006 Bachelor’s Degree, Department of Industrial Design, Chulalongkorn University, Bangkok. Majored in Textile and Graphic Mostre: 2012 Design for a Liquid Society, a cura di Ikko Yokoyama, Spazio Rossana Orlandi, Milano; Cheap Ass Elites, Design Research Society, Chulalongkorn University, Bangkok; Paddle Pop Planet, Speedy Grandma Gallery, Bangkok 2011 Sweet Freaks,Trend Forum, a cura di Nelly Rody, Maison et Objet, Paris; Ten Gruppen, Stockholm Furniture Fair, Stockholm Premi: 2004 Winner of First Prize Award for Chulalongkorn Bank Annual Book Report Design; Winner of First Prize Award for Smart Card Design Contest for Ministry of Information and Communication 2005 Selected as Creative Director for Spy Party Contest which has won the First Prize Award Commissioni: 2009 Commisioned for IKEA; DAPPER; DWP, cityspace; Thaicontemp.co.ltd 2008 Textile Designer for Pasaya Satin Textile.co.ltd; Fashion Designer for Vanson, Responsible for new Menswear line VS2 2007 Selected as young designer supported by Nokia in Elle fashion Week, Autumn-Winter 2007, Bangkok 2006 Collaborated with The Foundation of the Promotion of Supplementary Occupations and Related Techniques of Her Majesty Queen Sirikit of Thailand
SWING | Via Arcivescovo Pacca 14/16 | 82100 Benevento
Tel. +39 0824 040900
info@spazioswing.it | www.spazioswing.it
13 dicembre 2012
il futuro arriva sempre | conclusione dei lavori della giuria
4 dicembre 2012
IL DIALOGO - Fukagawa-seiji e gli artisti in Italia
La manifattura, con una storia di più di cento anni come fornitrice della Casa Imperiale Giapponese, attualmente mira a realizzare un nuovo progetto, ospitando presso il suo spazio degli artisti contemporanei che lavorano in Italia. Questo incontro nasce come un “dialogo” ed è caratterizzato da una serie di esposizioni presentate per capitoli, nell'ambito delle quali gli artisti esporranno le loro opere ispirate alla storia ed all'estetica delle porcellane Fukagawa.
Il primo capitolo è realizzato da sei artisti, Emilia Castioni, Ylbert Durishti, Marta Fumagalli, Isabella Mara, Riccardo Pirovano e Nicola Felice Torcoli, di base a Milano ma attivi in campo internazionale nell'ambito dell’arte visiva con l’installazione, il multimediale, la pittura, la scultura e la fotografia.
Questo progetto innovativo porta un nuova visione dell’arte in uno spazio aperto al continuo movimento.
Inaugurazione mostra : giovedì 6 dicembre 2012 alle ore 18:30
La mostra rimarrà aperta fino al venerdì 14 dicembre 2012
Orario : 14.00-19.00 | Lunedì, Sabato e festivi chiuso
FUKAGAWA-SEIJI Milano Studio
Vicolo Ciovasso 1 – 20121 Milano ITALY
tel/fax +39 02.865138
e-mail:fukakimi@attglobal.it
web: www.fukagawa-seiji.co.jp/
3 dicembre 2012
il nuovo video dei VenaViola girato allo Spaziorrù
"The work is to be done by tomorrow" è il secondo singolo estratto da A Cosy Morning Upside Down, il nuovo Ep dei VenaViola, disponibile in free-download.
Directed by : Davide Pannullo
Actress : Viviana Altieri
Painter : Rossella Di Micco
Exectuvie : Angelo Cusano
Music By : VenaViola
Dp : Giovanni Bocchino
Colorista&Editor : Davide Pannullo
Set Design : Rossella Di Micco
Make-Up : Brunella De Pietro
Manicure : Ilenia Russo
Il video è stato girato all'interno dello Spaziorrù.
28 novembre 2012
progetto grafico per il CD de La Costituente
La Costituente | Per quanto vi prego | copertina CD |
La Costituente nasce nell'anno 2011 dalle ceneri dei Rosso Rubino. Della vecchia formazione Pasquale Pedicini e Lorenzo Catillo, autori delle prime canzoni proposte, insieme ad alcuni vecchi amici e a tanti nuovi amici, decidono di cominciare una nuova esperienza musicale creando LA COSTITUENTE come un nuovo laboratorio aperto per la composizione di canzoni.
LA COSTITUENTE la si intende come formazione musicale aperta e in continuo divenire. Come una fase costituente, tiene aperte le porta a qualsiasi artista voglia dare un contributo o qualsiasi uomo voglia percorrere un pezzo di strada della vita, insieme. Grazie alle nuove idee, arrivano nuove sonorità, alla ricerca di qualcosa che sia diverso da quello che notoriamente viene definito “canzone d'autore”.
Le storie raccontate, perfetta fusione della vita di Provincia e dell'immaginazione di Lorenzo Catillo, vengono musicate nella ricerca di qualcosa mai banale e mai troppo personale, e che non cerca di nascondere le influenze contemporanee, dovute a una fervida curiosità musicale dei componenti del gruppo.
Attualmente LA COSTITUENTE è impegnata nella promozione del primo lavoro discografico registrato tra ottobre 2011 e marzo 2012, negli studi Fattoria Sonora di Roma e Grande Mago di Benevento e missato da Carlo Zollo. Il cd “PER QUANTO VI PREGO” è impreziosito da numerose collaborazioni di autorevoli musicisti, tra i quali spiccano Luca Aquino alla tromba, Antonio Iasevoli alle chitarre elettriche, Giovanni Francesca alle chitarre autore anche di alcuni brani del disco, Leon Pantarei alle percussioni, Sergio Casale ai flauti e sassofoni, e numerosi altri amici musicisti.
pieghevole allegato al Cd, 36 x 36 cm |
www.lacostituente.it
www.facebook.com/la.costituente
www.myspace.com/lacostituente
www.altipiani.it
www.audioglobe.it
22 novembre 2012
19 novembre 2012
Isabella Mara primo premio alla Biennale d'Arte di Carugate
Isabella Mara | L'eco delle pietre |
Il concorso punta a sviluppare un'arte contemporanea di ricerca, frutto del dialogo e della relazione tra mondo artistico e cittadinanza, al fine di promuovere la crescita culturale delle comunità del territorio attraverso processi partecipativi di ampio respiro.
Premio Humus Art 2012, rende i cittadini non pubblico, ma oggetto attivo, dando loro la possibilità di esprimere una preferenza tramite voto circa le opere selezionate. I giovani artisti hanno così la possibilità di confrontarsi in maniera diretta, non solo con esperti, ma anche con il territorio.
Isabella Mara con la sua opera "L'eco delle pietre" si è aggiudicata il primo premio.
"L'eco delle pietre nasce dallo studio dei canti popolari carugatesi. La volontà è stata quella di creare un progetto pubblico e partecipativo. I canti rappresentano la storia e la tradizione di questo paese, ne sono la memoria. Per questo le strofe delle canzoni sono state trascritte in maniera indelebile e permanente su pietra. Sono state create due serie di pietre, ciascuna con in medesimi 23 canti. Una verrà installata e messa in mostra, mentre l'altra verrà suddivisa e ciascun pezzo verrà collocato in un luogo pubblico del territorio, dando la possibilità a chiunque di venirne in possesso. Si crea così un eco tra le due serie con il passaggio da fenomeno acustico a fenomeno visivo."
14 novembre 2012
Disorder | trenta giovani artisti del mediterraneo
14 Novembre 2012 - 11 Dicembre 2012
Disorder | trenta giovani artisti del mediterraneo
FABBRICA DEL VAPORE
via procaccina, 4 | Milano
inaugurazione: mercoledi 14 novembre ore 18;
in quest’occasione sarà possibile assistere alla performance Squeezin sounds out of light del giovane performer Marco Cecotto, promossa in collaborazione con Ariella Vidach /AiEP
orario: tutti i giorni, dal 14 novembre al 11 dicembre dalle 12 alle 20;
ingresso gratuito.
spazio "sala delle colonne"
un ricco programma di workshop, incontri, eventi ed esposizioni per un'indagine artistica che invita il pubblico ad andare oltre l'attuale stato di disordine politico e sociale per riflettere sui mutamenti profondi che segnano oggi il dialogo e le identità culturali del Mediterraneo.
artisti coinvolti nel progetto:
Muna Amareen (HKJ/Giordania)
Syrian Anonymous Exhibition (SYR/Siria)
Esther Strauβ (A/Austria)
Fatmir Mustafa (RKS/Repubblica del Kosovo)
Younes Baba-Ali (MA/Marocco)
Isabella Mara (I/Italia)
Camilla Monga (I/Italia)
Serena Porrati (I/Italia)
Mariagiulia Serantoni (I/Italia)
Domenico Stranieri (I/Italia)
Ramona Zordini (I/Italia)
Martina Conti (RSM/San Marino)
Tzion Abraham Hazan (IL/Israele)
Mohamed Alaa (ET/Egitto)
Johann Lurf (A/Austria)
Igor Bošnjak (BiH/Bosnia Erzegovina)
Moussa Sarr (F/Francia)
Orr Menirom (IL/Israele)
Mathias Isouard (F/Francia)
Marco Cecotto (I/Italia)
Fabrizio Cotognini (I/Italia)
Mustapha Akrim (MA/Marocco)
Victoria Leonidou (CY/Cipro)
Marwa Adel (ET/Egitto)
Mito Gegič (SLO/Slovenia)
Dimitris Efeoglou (GR/Grecia)
Andrea Lüth (A/Austria)
Fokus Grupa (HR/Croazia).
7 novembre 2012
Lighting design per il Duomo di Benevento
Duomo di Benevento - lighting design di [archiattack] |
Nella necessaria operazione di adeguamento dell'illuminazione grande attenzione è stata posta nel controllo del posizionamento dei copri illuminanti cercando di integrarli il più possibile nell'architettura. Quando non è stato possibile integrare del tutto gli apparecchi, per celarli il più possibile alla vista si è ragionato sui coni ottici e sui punti di osservazione.
Grazie alla accurata progettazione delle luci, si è stabilito un alto livello di comfort visivo con consumi che raggiungono un massimo di 9Wh/mq per le cerimonie solenni, per poi scendere addirittura ai 3Wh/mq per l'illuminazione ordinaria. Il controllo dei consumi preserva anche gli obiettivi normativi ed estetico/percettivi nel tempo, perché dinanzi a consumi troppo elevati la tentazione di spegnere qualche lampada è forte, con la conseguenza di perdere di vista il contesto globale in cui percezione degli spazi, esigenze di sicurezza e di orientamento sono parte di un disegno che deve rimanere organico.
Nel panorama del grande numero di prodotti, aziende e tecnologie disponibili sul mercato gli apparecchi da utilizzare sono stati scelti ottimizzando al meglio il rapporto tra funzione, prestazione e costo, muovendosi all'interno di un budget di spesa che andava rispettato rigorosamente.
Il risultato finale ha emozionato, la luce è riuscita ad infondere alla materia eleganza e solennità e allo stesso tempo a favorire il raggiungimento di una grande serenità interiore, mantenendo viva e riconoscibile la fisionomia e la destinazione primaria della chiesa come luogo di celebrazione sacramentale.
Ma soprattutto architettura e luce sono magistralmente diventate l'una il sostegno dell'altra.
galleria immagini
5 novembre 2012
Gli strumenti free e open source per gli architetti
Il 9 novembre 2012 si terrà a Bologna un seminario di introduzione agli strumenti free e open source per il progettista tenuto da architetti e ingegneri liberi professionisti.
Verranno presentati i software Gimp (open source per il fotoritocco e l'editing delle immagini digitali), SketchUp (freeware per la modellazione tridimensionale), DoubleCAD XT (freeware CAD 2D), Blender (l'open source per la modellazione avanzata, l'animazione e il rendering) e delle soluzioni open source per il GIS.
La partecipazione è gratuita.
Trovate qui il programma e il modulo per le iscrizioni.
Venerdì 9 novembre 2012, ore 14:00,
presso l'Ordine degli Architetti P.P.C. di Bologna,
via saragozza 175
25 ottobre 2012
GREEN BOULEVARDS: CONCORSO INTERNAZIONALE ONLINE
GREEN BOULEVARDS: CONCORSO INTERNAZIONALE ONLINE
PADIGLIONE ITALIA > BIENNALE DI ARCHITETTURA - VENEZIA 2012
Obiettivo del concorso è il design di dispositivi per la produzione di energia e l'inserimento appropriato o, meglio ancora, artistico ed evocativo nel paesaggio. L’ambito geografico per l’applicazione è l’asse di riequilibrio RO-SA, distretto turistico sostenibile internazionale con oltre 10 milioni di abitanti tra Roma e Salerno.
Primi premi > 10.000 Euro, 6 Borse > 5.000 Euro (Totale 30.000 Euro), 10 Menzioni
Iscrizione e consegna online su Nib > dal 5 Ottobre al 15 Novembre 2012
17 ottobre 2012
IL FUTURO ARRIVA SEMPRE | premio arti visive | Lucio Perone presidente della Giuria
E’ con grande piacere che annunciamo che il presidente della giuria per il concorso IL FUTURO ARRIVA SEMPRE sarà Lucio Perone.
Un artista che come un sovversivo del quotidiano, trasforma l’ordinario in straordinario, mettendo in equilibrio gli oggetti più disparati. Tra logica e sentimento, o meglio con logica illogicità, e con la capacità di fare grandi salti compositivi, Perone pone il paradosso a metro della sua ricerca. Attraverso le contraddizioni mette in discussione la certa realtà; con il gioco compositivo, e con una regia ben visionaria dello stesso, libera l’angoscia, con l’humour e il non sense cerca di avvicinarci alla comprensione delle cose.
clicca qui per iscriverti!
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una opera di Lucio Perone |
12 ottobre 2012
IL FUTURO ARRIVA SEMPRE - premio arti visive
Introduzione
In un momento di crisi come questo tutto è in discussione, anche il futuro che ci attende. Ciascuno immagina una possibile via di uscita dal presente, e tutte queste visioni devono coesistere, non perchè tutte realistiche, ma perchè ognuna di esse scatena un sentimento utile a orientarsi.
Non importa se queste visioni si concretizzeranno oppure no, perché abbiamo bisogno di ciò che è necessario mentre ancora non lo è, così come abbiamo bisogno di immaginare come possibile ciò che dopo un minuto non lo sarà più.
Ci affascina il processo della crisi, e vogliamo raccontarlo attraverso il linguaggio dell'arte.
"Si aspetta un scossa da un centro che non c'è più. Siamo in un passaggio stretto che soffoca entusiasmi e passioni. Ma il futuro arriva, arriva sempre, solo che non si sa mai quando e mai come". (Franco Arminio).
Non importa se queste visioni si concretizzeranno oppure no, perché abbiamo bisogno di ciò che è necessario mentre ancora non lo è, così come abbiamo bisogno di immaginare come possibile ciò che dopo un minuto non lo sarà più.
Ci affascina il processo della crisi, e vogliamo raccontarlo attraverso il linguaggio dell'arte.
"Si aspetta un scossa da un centro che non c'è più. Siamo in un passaggio stretto che soffoca entusiasmi e passioni. Ma il futuro arriva, arriva sempre, solo che non si sa mai quando e mai come". (Franco Arminio).
Chi può partecipare
La partecipazione è aperta a tutti gli artisti, singoli ed in gruppo, di qualsiasi nazionalità.
E' ammessa qualunque tipo di opera innovativa: tecnica libera. Scultura, istallazioni, pittura, fotografia, illustrazione, grafica, video, ecc.. Il Progetto IL FUTURO ARRIVA SEMPRE ha come obiettivo la promozione delle Arti visive.
E' ammessa qualunque tipo di opera innovativa: tecnica libera. Scultura, istallazioni, pittura, fotografia, illustrazione, grafica, video, ecc.. Il Progetto IL FUTURO ARRIVA SEMPRE ha come obiettivo la promozione delle Arti visive.
Premi
La valutazione e la selezione delle opere candidate sono a cura di una giuria di settore, la quale procederà alla scelta delle opere. Le opere saranno selezionate con un sistema di punteggio basato su criteri di eccellenza artistica, coraggio, autenticità, forza e originalità. Tra le opere pervenute, 12 saranno premiate con la pubblicazione sul calendario [archiattack]2013, con una tiratura di 1000 copie.
Al primo classificato andrà un premio di 1.000€.
Le valutazioni della giuria sono insindacabili.
L’esito della selezione e della premiazione sarà comunicato agli artisti via mail entro il 15 dicembre 2012.
Al primo classificato andrà un premio di 1.000€.
Le valutazioni della giuria sono insindacabili.
L’esito della selezione e della premiazione sarà comunicato agli artisti via mail entro il 15 dicembre 2012.
Organizzazione
Il premio IL FUTURO ARRIVA SEMPRE è organizzato da [archiattack]. L’organizzazione si riserva la possibilità di organizzare mostre o eventi con i lavori selezionati ed avrà comunque diritto di riprodurre, pubblicare e utilizzare senza riserva alcuna ed in qualsiasi forma immagini, testi e quant’altro relativo alle opere presentate per la selezione specificando sempre il nome dell'autore. [archiattack] non utilizzerà le opere per scopi commerciali.
Modalità di partecipazione
La partecipazione a IL FUTURO ARRIVA SEMPRE prevede una quota di iscrizione di euro 18,00. Una volta versata la quota per concorrere al Premio basta inviare le immagini in alta risoluzione dell'opera a concorsi@archiattack.it, indicando nella mail nome, cognome, la propria email, il titolo dell'opera, una descrizione dell'opera (max 500 battute) ed allegando un breve curriculum in formato pdf. Ogni partecipante può inviare una sola opera, per ogni opera può inviare più immagini se lo ritiene opportuno. Nel caso di video inviare informazioni su come prenderne visione. Le opere devono essere di completa proprietà del partecipante al Premio. Sono ammesse opere già presentate in altre mostre e concorsi; non sono invece ammesse opere già premiate in altri concorsi.
Le opere dovranno pervenire esclusivamente via email ENTRO E NON OLTRE il 30 novembre 2012.
clicca qui per iscriverti!
Le opere dovranno pervenire esclusivamente via email ENTRO E NON OLTRE il 30 novembre 2012.
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25 settembre 2012
ASTERISMA ̷ * | CARNEALFUOCO | venerdì 28 settembre, Milano
CARNEALFUOCO
one night show
Venerdì 28 settembre 2012
ore 18.30
SPAZIO TEMPORANEO 26
Milano
Asterisma presenta il primo appuntamento della nuova stagione, CARNEALFUOCO - one night show, un progetto di artisti per artisti. Una mostra/evento con 7 artisti dalla diversa provenienza e dal diverso background, dotati di piena libertà di scelta sull’opera che ogni singolo ha scelto di portare, l'importante è il mettersi in gioco con il proprio personale concetto di “carne al fuoco”.
Artisti in mostra:
Alessandra Caccia, Marco Dapino, Inkyung Hwang, Kazumi Kurihara, Maurizio L'Altrella, Alessio Tibaldi, Giulio Zanet.
Durante la serata performance/spettacolo Circo Oblak, dei Clown Minimi, artisti della Scuola di Arti Circensi e Teatrali di Milano.
Drink &griglia.
Asterisma* è il nome dell'associazione neonata sotto il cielo milanese, che vuole promuovere l'operato di artisti e autori nell'ambito della cultura e delle arti visive, con la realizzazione di progetti innovativi sia per quanto riguarda il contenuto sia per la modalità di produzione, incentrata sul coinvolgimento diretto delle persone. L'associazione vuole affermarsi fuori da schemi consueti, come entità progettuale e di confronto fra un gruppo variegato ed eterogeneo di personalità professionali nel settore delle arti visive.
- - - - - * Asterisma s. f. [dal gr. ἀστερισμός, der. di ἀστήρ «stella»]. – In astronomia, un asterisma è un qualunque gruppo di stelle visibile nel cielo notturno. Si tende a riservare la parola a gruppi di stelle poco numerosi apparenti, resi tali solo dalla prospettiva, e non fisicamente collegati. Un asterisma è riconoscibile dal resto per la sua particolare configurazione geometrica. Può essere parte di una costellazione, o può raggruppare stelle luminose appartenenti a costellazioni diverse, o, raramente, può coincidere con un’intera costellazione.
www.asterisma.it
info@asterisma.it
info tel. 3336477416 Associzione Asterisma
Via Luigi Cislaghi 7, 20128 Milano
15 settembre 2012
concorso per la riqualificazione Lungomare Duilio di Favignana
Certi luoghi ci seducono sottotraccia. Spendono poco a poco la magia che hanno da dare fino a conquistare una confidenza che ce ne fa innamorare.
Favignana è uno di questi luoghi. Con candore e senza clamore, e con una natura che si prende tutto: lo sguardo, i sensi, i ricordi. Intervenire in un contesto del genere con un progetto di architettura fa tremare i polsi perché si rischia di fare solo rumore, di attirare lo sguardo perché si è fuori contesto.
Partendo da questa premessa fondamentale il progetto si è articolato per predisporre un luogo capace di incorporare la natura, farla diventare parte essenziale della piazza, come un materiale tra gli altri. Segni semplici, quasi banali, ma necessari. Nessuna gerarchia, anche il monumento ai caduti trova la sua migliore espressione in una volontaria rinuncia al gesto compositivo appariscente. La piazza è il Monumento, non lo contiene, lo evoca.
Volgendo lo sguardo all’orizzonte, verso il mare, si possono sentire le voci e i sogni spezzati dei caduti delle guerre, dei pescatori annegati nelle loro necessità e di tutta l’umanità semplice a cui non interessano cerimonie e discorsi. Saranno le cose semplici ad onorarli: la prima corsa di un bambino, la carezza del vento, l’ombra ad agosto, il cielo stellato. Il resto lo fa Favignana, lo fa il mare e lo fa l’attesa serena di un nuovo ricordo.
L’idea di progetto si sviluppa attorno ad una doppia quinta muraria che abbraccia lo spazio pubblico. Questa doppia quinta è un muro di altezza crescente e permeabile allo sguardo che incornicia punti di vista privilegiati verso il paesaggio circostante ed è realizzata in conglomerato cementizio intonacato a calce. Essa è divisa in due elementi: un primo elemento, che guarda verso il mare, ha una altezza che parte dalla quota della pavimentazione fino ad arrivare nel suo punto più alto a 4m, e che lungo il suo sviluppo è alleggerito attraverso aperture di dimensioni variabili. Esso definisce e protegge lo spazio più interno della piazza senza chiuderlo; un secondo elemento, posto lateralmente, ha una altezza che dalla quota del pavimento arriva fino a 2,5m, e si presenta come un segno più compatto e discreto che accompagna lo sguardo verso il mare.
Grazie a queste quinte il cuore della piazza trova una dimensione intima tipica di un luogo d’incontro semplice e protettivo: le aree verdi, le sedute, i cubi e i chioschi danno nuova vita allo spazio pubblico che entra potentemente a far parte del paesaggio, generando uno spazio da percorrere liberamente, permeabile da transiti e da tracciati, in cui ogni punto di sosta dischiude uno scorcio sempre diverso: questo spazio accoglie momenti di gioia, di contemplazione e di malinconica attesa; lascia sempre a chi lo vive una libera scelta, come la possibilità di sdraiarsi all’ombra, di sedersi al sole, o di chiacchierare al chiaro di luna. Questo rende la piazza un luogo a misura d’uomo.
La piazza è abitata così da una serie di elementi essenziali che definiscono un luogo in cui si incrociano elementi differenti, ognuno dei quali contribuisce alla dimensione e alla forma dell’insieme. La riflessione sui vari componenti di cui il progetto di riqualificazione si compone diventa occasione per riconnettere la piazza con il suo contesto unico. L’intervento proposto pur modificando radicalmente l’aspetto della piazza è stato articolato in modo da preservare gli alberi esistenti recuperandoli tutti. Poiché il rapporto con la natura è un rapporto essenziale ed importante per tutte le persone, si è voluto privilegiare una fruizione libera delle aiuole, che sono state portate alla stessa quota del livello pavimentato della piazza, quindi direttamente fruibili dalle persone che troveranno un posto in cui soffermarsi, cosa resa attualmente impossibile dalle aiuole esistenti, che creano una separazione netta tra percorsi e aiuole.
Alla sostenibilità e alla leggerezza del verde si unisce un sistema di elementi dalla geometria cubica in un armonico rapporto tra spazi vuoti e spazi pieni. Si tratta di elementi di 3×3m da realizzare in cemento armato, rivestiti di tufo all’interno e di maioliche realizzate artigianalmente all’esterno. Due di questi cubi diventano poi dei veri e propri chioschi, come richiesto dal bando, per la rivendita di bibite e gelati che in tal modo vengono armonicamente integrati con l’architettura complessiva della piazza. I cubi divengono dunque punti privilegiati di pausa, dove poter trovare rifugio nelle assolate giornate estive, piccoli angoli di solitudine nella confusione delle sere d’estate, ripari indispensabili nei rari giorni di pioggia. I cubi hanno anche la funzione di comunicare con la città attraverso un gioco comunicativo affidato alle maioliche che ne rivestono le facce esterne verticali.
Le maioliche, di dimensione ordinaria 15×15cm, viste da vicino appariranno come un disordinato susseguirsi di colori e decori, un omaggio alla architettura “dialettale” che si sviluppa nelle piccole comunità, dove la creatività spontanea degli abitanti alle volte si concretizza in un coloratissimo riutilizzo delle maioliche di scarto come rivestimento di facciate. Se però osserviamo le facce dei cubi rivestite in maiolica da più lontano, nel loro insieme, grazie ad una sapiente combinazione di decorazioni differenti ottenuta con l’ausilio di un software, restituiranno la visione di una decorazione realizzata in grande scala.
A limite dell’area centrale, verso il mare, troviamo la grande panca. Questa assume una duplice valenza, quella, cioè, di essere nel medesimo tempo un “dentro” e un “fuori”: un dentro come nodo di riferimento della socialità urbana che si instaura all’interno della piazza e un fuori perché, posizionata in corrispondenza della ampia finestra della quinta, diventa il punto di vista privilegiato per guardare il mare. La grande panca costituisce anche il luogo ideale dive collocare la scultura in bronzo, opera che rappresenta l’uomo comune che guardando verso l’orizzonte come detto in premessa rievoca i caduti delle guerre, le vittime civili, i caduti sul lavoro. La statua è posta tra le persone, al loro stesso livello, senza piedistallo a sottolineare l’assenza di retorica quanto piuttosto sottolineare una vicinanza empatica. In questo paesaggio di contaminazioni di pezzi, si instaura il sistema delle lunghe panche, che vanno da una lunghezza di min 9m a max 15m. Questi segni, in prima istanza, svolgono la loro funzione essenziale di seduta, sia quelle nella parte antistante la piazza, in diretto contatto visivo con il mare, sia quelle all’interno; queste ultime in seconda istanza si trasformano come la possibilità di far nascere naturalmente la piazza dal suolo riprendendone le tracce attuali.
La scelta dei materiali ha tenuto conto della volontà di rendere l’intervento sostenibile economicamente. Per potere perseguire l’obiettivo di dare forza e carattere all’intervento abbiamo puntato su materiali dalla tecnologia consolidata, facilmente reperibili, dalle caratteristiche tecniche stabili nel tempo, perché abbiamo cercato di dare al nostro progetto anche la forza di conservarsi nel corso degli anni. Materiali semplici ma inseriti in un contesto formale originale e fluido.
6 agosto 2012
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