Giovanna Taviani, figlia di Vittorio, era la bambina che, con la madre e le sorelle, veleggiava verso Malta, per raggiungere il padre in fuga dalle persecuzioni dei Borboni nel film Kaos di Paolo e Vittorio Taviani. Oggi affermata documentarista che del rapporto con il passato e la memoria ha fatto la sua cifra stilistica, è anche direttrice artistica del SalinaDocFest (
www.salinadocfest.it) ed attenta e prolifica studiosa di temi a cavallo tra letteratura e cinema.
Con il suo primo documentario I nostri trent'anni, generazioni a confronto, ha raccontato cinque generazioni di registi da Monicelli e Risi a Giordana e Sorrentino passando per Bertolucci, i Taviani, Bellocchio, Salvatores, Moretti e Virzì.
In Ritorni ha raccontato il ritorno a casa dei Mahgrebini che vivono in Italia, tra le testimonianze anche quelle di intellettuali quali Tahar Ben Jelloun e Assia Djebar. Con Fughe e approdi, che sarà proiettato durante l'incontro, ha vinto il Premio Speciale ai Nastri d'argento 2011. Il documentario narra della fuga dei cavatori di pomice per difendersi dalla silicosi, ma anche della fuga di Emilio Lussu e Carlo Rosselli dal confino in cui li teneva il regime fascista, dell’approdo degli sposi per conoscere le mogli sposate per procura, di quello dignitoso e disperato di Anna Magnani a Vulcano, per girare con Mieterle, mentre l’uomo della sua vita era nella vicina Stromboli con Ingrid Bergman, dell’approdo e della fuga di Edda Ciano, che durante i giorni del confino visse un tenero amore con un comunista del luogo.
Documentario nel senso puro del termine, fatto di osservazione e di interviste, di paesaggi e di coinvolgimento personale, il film coniuga realtà vissuta a spezzoni di finzione tratti dai film girati alle Eolie di Rossellini, Antonioni, Taviani, Mieterle, Troisi, Moretti.
incontro con Giovanna Taviani e proiezione di "Fughe e Approdi"
sabato 18 febbraio ore 18.30
Mulino Pacifico - via Appio Claudio - Benevento