House O | Jun Igarashi
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Jun Igarashi | House O, RubeshibeIn una piccola cittadina nel nord del
giappone l'architetto Jun Igarashi realizza una casa in cui ogni singola
funzione d...
9 gennaio 2009
giorni, mesi, stanze
Un calendario segna il tempo, e non solo il tempo che scorre, ma anche il tempo che viviamo. Lo studio [archiattack] ha presentato lo scorso 29 dicembre il suo nuovo calendario per il 2009 in una serata-evento organizzata con il supporto di Vigne Sannite e di Ka:lu in veste di veejay. Il progetto artistico presentato quest'anno, ha visto coinvolti diversi artisti, fotografi e persone curiose e creative in una esplorazione del mondo del social network e delle sue potenzialità. Tramite la rete di www.myspace.com è stato chiesto a tutti coloro che ne avevano voglia di inviare la foto della propria stanza, e con il nome di "This Is Where I Live Project", sono state selezionate dodici fotografie per realizzare il calendario. Questa esperienza ha evidenziato un aspetto particolarmente interessante, e cioè la grande potenzialità delle reti sociali informatiche di generare relazioni di collaborazione e conoscenza tra personalità di un territorio, unitamente alla possibilità di aprirsi al mondo intero in una prospettiva nuova. L'appartenenza ad un ambito territoriale interstiziale, di provincia, non rappresenta più un limite: il territorio si arricchisce e si allarga oltre i suoi confini fisici e diventa uno stato della mente, un modo di pensare, di vivere, che se ha forza può arrivare ovunque. E' un'ottica, questa, che incoraggia l'idea per cui l'unico limite che si può avere oggi nel "progettare" azioni è solo una questione mentale, di energia, di volontà e di spirito di iniziativa. Il flusso di idee, di informazioni e di contatti che scorrono sulla rete informatica possono essere catturati e allo stesso tempo possono essere lanciati in uno spazio che non ha più reali confini. La cosa interessante è che il progetto artistico del calendario ha ricercato queste relazioni attraverso il racconto della intimità, cioè chiedendo di mostrare il luogo dove si vive fisicamente, la propria casa, il propio letto. Una incursione in micromondi intimi, personali, che apre prospettive sul mondo esterno di grande vitalità, e che racconta cosa c'è alla radice di ogni cosa, qual è il nucleo di fenomeni grandi o piccoli. Questo calendario, come detto, segna il tempo, e nel segnarlo lo racconta, e racconta dello spazio fisico delle nostre case, quelle in cui viviamo per davvero, e racconta dello spazio virtuale delle relazioni e della intercomunicazione che riesce a far apparire omogeneo e coerente una complesso di vite che si svolgono tra benevento, milano, oxford, varsavia, roma, berlino e che fotografano un mondo che davvero non ha paura di confrontarsi e di parlarsi. E' possibile vedere il calendario su www.archiattack.it/seguimi/ e anche scaricarlo sul proprio pc come screensaver, e da lì avventurarsi nella conoscenza degli autori delle foto attraverso la navigazione nelle pagine di www.myspace.com. Buon viaggio!
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